lunedì 18 marzo 2013

scelta della vasca e della fauna

Una volta deciso di allestire un acquario dobbiamo sapere quanto possiamo permetterci in termini di vasca; generalmente per i neofiti viene consigliata una vasca da 100l per iniziare perchè di facile gestione rispetto a vasche più piccole e allo stesso tempo abbastanza economica. Ma, qualora non fosse possibile per esigenze di spazio allestire una vasca di tali dimensioni occorre ridimensionare anche le aspettative in merito alla fauna che verrà ospitata; ci tengo a sottolineare che nell'acquariofilia consapevole è sconsigliato tenere pesci in acquari al di sotto dei 30l, pertanto  vasche da litraggi inferiori vengono spesso adibiti a caridinai (a mio parere altrettanto interessanti). Partendo quindi dai 30l ai 100l ecco alcuni suggerimenti per neofiti riguardo la fauna che si può inserire in acquario:
30l: Betta Splendens maschio DA SOLO (come dicevo nell'acquariofilia consapevole 30l sono considerati al limite anche per un pesce solo quindi se la vasca sarà anche da 40l con un solo pesce non potrà che fargli bene);
40l: trio di Guppy Endler (1 maschio e 2 femmine);
50l: gruppetto da 6-8 Danio Erythromicon, in alternativa 6-8 Danio Margaritatus, in alternativa 6-8 Pseudomugil Gertrudae o in alternativa gruppetto da circa 10 Borraras;
60l: trio di Betta Splendens (1 maschio e 2 femmine), in alternativa coppia di Betta con 4-5 Pangio Khulii o in alternativa pesci da branco come quelli citati per i 50l;
70l: vasca dedicata ai Poecilidi in numero però esiguo (una decina scarsa): si va dai comuni Guppy (Poecilia reticulata), ai Black Molly (Poecilia Sphneops), ai Platy (Xiphophorus Maculatus). E' importante sottolineare che nel caso dei Poecilidi è indispensabile il rapporto 2:1 femmine-maschi in quanto molto prolifici (con un solo accoppiamento le femmine rimangono incinte diverse volte in quanto conservano lo sperma, dando alla luce circa 30 avannotti a parto);
80l: gruppetto di Rasbora Heteromorpha, in alternativa gruppetto di Hyphessobrycon Amandae (circa una 15ina); 
90l: una coppia di Trichogaster Lalius più 7-8 Pangio Khulii;
100l: coppia di Xiphophorus Helleri (comuni portaspada) o in alternativa vasca sempre dedicata ai Poecilidi precedentemente citati. Eventualmente trio di Betta Splendens con 5-6 Pangio Khulii e Borraras.
Con un litraggio superiore si può optare per pesci da branco come i Cardinali, un gruppetto da 20-25 Paracheirodon Innesi (i comunissmi "Neon"); basta ricordare che sono pesci che necessitano di lato lungo almeno 80cm, meglio se 1m. 
Ad esempio in 120-130l si potrebbe andare sui Mikrogeophagus Ramirezi , ossia Ciclidi Nani però non del tutto adatti a dei neofiti in quanto piuttosto delicati ed esigenti in termini di acqua. Sono da tenere in coppia: questi rimarranno fedeli per tutta la vita.
Dai 150l in su pesci da branco molto d'effetto sono gli Hemigrammus Bleheri, anche questi da tenere in gruppi da almeno 20 esemplari. Su questo litraggio è possibile inserire una coppia di Pterophyllum Scalare con un gruppetto da 4-5 Corydoras Aeneus; chiaramente più i litri aumentano più crescerà anche il numero di pesci che potremo inserire. Sicuramente tra i più interessanti pesci in campo acquariofilo sono i Discus, i quali però necessitano di acquari di dimensioni abbastanza notevoli (preferibilmente dai 300l in su considerando che le dimensioni di questi pesci non sono indifferenti).
I pesci citati sono pesci di facile allevamento (soprattutto i primi) ed adatti a neofiti, ma si suppone comunque che una minima conoscenza delle necessità di questi pesci ci sia. Per questo è indispensabile conoscere i valori della propria acqua di rubinetto e soprattutto i valori richiesti dai pesci che andremo ad ospitare; innanzitutto dobbiamo conoscere i valori chimico-fisici dell'acqua che andremo a misurare ed eventualmente a modificare. Questi valori fondamentali sono Ph, Gh, e Kh:
Ph: è il valore che misura il grado di acidità o alcalinità di una soluzione acquosa; generalmente per i pesci d'acqua dolce i valori di tollerabilità sono collocati in un range che va dai 5 agli 8, massimo 8,5. 
Kh: misura la durezza carbonatica, o durezza temporanea, in acquario. Ha funzione di tampone, pertanto più questo è alto (6-7° e oltre) più il ph sarà stabile e difficile da modificare. Contrariamente, più il kh sarà basso più il ph sarà instabile e difficilmente controllabile (ricordo che il ph ha acidità e basicità che aumentano esponenzialmente di grado in grado, pertanto il ph a 5 è 10 volte più acido di un ph a 6, mentre un ph 7 sarà 100volte più basico di un ph a 5); un ph instabile diventa perciò pericoloso per i nostri pesci nel momento in cui oscilla repentinamente. 
Gh: indica invece la durezza totale dell'acqua, ossia la quantità di sali minerali contenuti in essa. A seconda del valore di gh l'acqua si può definire tenera o dura:
0-4 molto tenera;
5-8 tenera;
9-12 mediamente dura;
13-18 abbastanza dura;
>19 dura.
Ora, il fatto che noi misuriamo con appositi test (meglio a reagente) l'acqua del nostro rubinetto è fondamentale perchè ci da già un'idea di che specie di pesci più si avvicina alla nostra acqua e quanto dovremo eventualmente tagliarla con acqua osmosi (acqua demineralizzata) per poterla portare ai valori ottimali. Ad esempio se abbiamo un'acqua molto dura e basica e non vogliamo tagliarla più di tanto sapremo già che non potremo allevare Ramirezi o Neon (che richiedono un'acqua molto tenera e acida), ma dovremo spostarci su Poecilidi, o Danio Erythromicon che prediligono acque anche piuttosto basiche e dure. E' inoltre fondamentale rispettare le diverse esigenze dei pesci, pertanto non potremo mai inserire pesci che vogliono acqua basiche con altri che le vogliono tenere, ed è assolutamente vietata la legge del compromesso, perchè in questo caso non gioverà a nessuna delle due specie! Altrettanto importante è non mischiare pesci tropicali con pesci d'acqua fredda come i famosi pesci rossi (Carassius Auratus Auratus), i quali inoltre necessiteranno di acquari piuttosto grandi (dai 200l in su). 

esempio di test a reagente, in questo caso di nitrati (No3)













Una volta scelto il tipo di vasca e il tipo di fauna che andremo ad ospitare potrà partire l'allestimento vero e proprio. E' ormai chiaro che allestire un acquario nel rispetto degli esseri viventi è tutt'altro che prendere semplicemente dei pesci colorati ed inserirli in acquario.




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